martedì 2 agosto 2016


Oggi pianto girasoli!!!
Perché è bello seminare "speranza"....è bello vedere crescere un piccolo germoglio che si trasforma in un fiore (cresceranno???), è bello curare e aiutare a crescere, è bello vedere un giardino pieno di fiori, piante, colori, natura.
Seguo un po' il modo brasiliano di essere sempre allegri, positivi, ti può cadere il mondo addosso, ma che importa, amanhã vai ser outro dia! domani è un altro giorno! un po' in stile Rossella O'hara in "Via col Vento".
L'allegria, la speranza, l'aver voglia di far festa, è tipico brasiliano e insegna per aiutare a dare pennellate di colore alla Vita.
Quindi, oggi pianto girasoli....domani chissà, domani è un altro giorno!
Domani altri fiori!
Se esiste una banalità del male, come diceva Hannah Arendt, dove il male lo si esegue per ordine, per paura, per mancanza di idee, senza fermarsi a riflettere su quello che si sta facendo, io al contrario voglio una banalità del bene! Completamente opposta a quella del male.
Una "banalità" che sa di cose semplici, leggere, profonde, spontanee.
Una banalità che chiama piccoli gesti sinceri, comandati dal cuore.
Una banalità del bene come somma di azioni che fanno crescere e "umanizzare" ciò che di umano si sta perdendo! Una banalità che sa di sorrisi, di abbracci, di risate, di prossimità, di saluti, di curiosità, di accoglienza, di semente da piantare.....
Una banalità del bene che fa bene e che sa costruire il bene!
Tonino Guerra diceva che l'ottimismo è il profumo della Vita e, forse, è vero.
Saper cogliere il lato buono delle cose, saper puntare lo sguardo al di là di una trincea che segna i confini, saper asciugare le lacrime con un gesto e un sogno di speranza, aiuta a sentire questo profumo che riempie i polmoni di aria buona.
Se non credessi in quello che penso, se non credessi in quello che dico, non potrei essere una buona testimone per gli Altri. Se non avessi fiducia nell'essere umano e nel bene che possiede, a volte così nascosto e ferito, non potrei incontrare e parlare con le persone con cui lavoro e mi relaziono, parlo dei detenuti e le detenute, dei dipendenti di droga e alcool, di persone  con carichi pesanti sulle spalle.
Quel profumo e quella "banalità" del bene aiuta a togliere un po' di  quel peso che la gente si carica e che noi stessi ci carichiamo. Aiuta ad avere fede che qualcosa di buono può nascere sempre, che qualcosa di buono c'è e può accadere, se noi lo aiutiamo a far accadere.
Le trasformazioni più belle nascono dai sorrisi, dagli abbracci, dalla banalità dei piccoli gesti.
Non fare grandi cose, ma piccole con la loro straordinaria importanza.
Questi quasi tre anni di missione mi hanno aiutato a sentire quel profumo, a saperlo distinguere in mezzo al male, per riconoscerlo, averne cura, donarlo e condividerlo.


Un pò della mia "banalità" quotidiana...






Fora Temer!!! 















Viva la Vita! Sempre, ovunque e comunque....è la mia banalità!!!


















































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